Nuovi finali Audio Research Reference 210
:: martedì 26 luglio 2005
Dopo la favorevole presentazione del Reference 610T dello scorso marzo, è ora il momento di un amplificatore più compatto e meno dispendioso, che riempie il vuoto lasciato dal VTM200 e dal REF300MKII, non più in produzione. Siamo quindi compiaciuti di annunciare la presentazione del nuovo amplificatore mono Reference 210, un prodotto che permetterà l’accesso ad un gran numero di amanti della musica alla serie di amplificatori Reference. Il Reference 210 ha un aspetto familiare, ma con dei caratteri distintivi. Il pannello frontale, di buono spessore, è della stessa larghezza ed altezza del VT100 e del VTM200, con un display fluorescente simile a quello del REF3 e del REF610T. Il telaio è profondo circa cm 50 (oltre alle maniglie) e presenta un ordinamento interno simile a quanto già visto per il 150M, con una copertura che chiude i lati e la parte superiore.
Il display fluorescente mostra le stesse funzioni di quelle del REF610T, accessibili però solo col telecomando. Tra queste, sette livelli d’illuminazione (compreso quello spento), la misurazione del bias per ogni valvola d’uscita, la tensione di linea, l’indicazione logaritmica della potenza su quattro scale (0-10, 0-50, 0-100 e 0-200 watt) e le ore totali di utilizzo delle valvole.
Tutta nuova la disposizione interna, con le schede del circuito principale poste in modo orizzontale, anziché in verticale. I trasformatori sono montati su una struttura centrale, più alta, presso un lato della quale trova posto l’ampia scheda che supporta tutti gli stadi audio, mentre sull’altro lato si trova una seconda scheda contenente l’alimentazione. Il tutto contribuisce ad un aspetto ordinato e rifinito. Sul pannello posteriore una piccola ventola Papst aumenta la circolazione dell’aria attorno agli stadi audio. La ventola è alimentata a 12V cc, funziona ininterrottamente a bassa velocità ed è estremamente silenziosa.
La potenza di uscita continua è pari a 210 watt. Come il REF610T, il REF210 è basato su un push-pull, un circuito a valvole completamente bilanciato che agisce in accoppiamento catodico parziale attraverso tre coppie selezionate di valvole 6550C. Altre due 6550C vengono usate come driver ed ognuna di esse controlla tre valvole finali che operano all’unisono. Per quanto riguarda lo stadio d ingresso, sono impiegati JFET ad accoppiamento diretto, seguiti da uno stadio di amplificazione costituito attorno ad una valvola 6N1P. Come per il REF610T, il circuito di bias è molto semplice e con due sole regolazioni.
L’energia immagazzinata nei condensatori dell’alimentazione è pari a ben 787 joule, tre quarti di quanto mostrato dal REF 610T (confronta questo dato coi 448 joule del REF 300MKII). Ed il REF210 condivide col REF300MKII due aspetti importanti: i nuovi condensatori d’accoppiamento e l’ampio uso di condensatori a film che by-passano gli elettrolitici nei circuiti dell’alimentazione. La tensione dello stadio d’ingresso è stabilizzata da un circuito valvolare e da sei regolatori addizionali a stato solido, come a stato solido sono anche i raddrizzatori della corrente alternata, con sette regolatori. Il pesante trasformatore d’uscita, appositamente realizzato, presenta una banda passante estremamente ampia: la risposta in frequenza del REF210 arriva all’incredibile valore di 0,5 Hz - 240 KHz (-3 dB). Inoltre, come nel REF610T, l’accoppiamento al 50% tra il trasformatore e i catodi dello stadio d’uscita permette di ottenere sia maggiore efficienza, sia migliore qualità sonora rispetto al convenzionale funzionamento a pentodo o a triodo.
L’ingresso è solo bilanciato e l’uscita presenta tre connessioni per diffusori con impedenza di 4, 8 e 16 ohm. Come era da aspettarsi, il connettore IEC per il cordone d’alimentazione è da 20 A e, a differenza del REF610T, il REF210 comprende anche un tigger a 12V per l’accensione remota.
Il suono del REF210 è semplicemente sbalorditivo, in ogni parametro. La risoluzione del dettaglio è straordinaria, con un senso della realtà affascinante, vivido e trasparente. I musicisti non sono semplici immagini, ma hanno una presenza, un corpo, un peso. Il campo sonoro è sconfinato, con una sensazione palpabile di ariosità e di spazio. Le piccole sfumature dinamiche ed i crescendo si esprimono liberamente, mentre l’articolazione, la velocità e l’impatto dei bassi appaiono una rivelazione. Una volta sentiti, non dimenticherai presto la magia di questi amplificatori.