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Le News da Audio Natali

Nuovo Preamplificatore Phono ARC PH-5
:: venerdì 23 luglio 2004
I preamplificatori phono PH3 e PH3 Special Edition hanno avuto grosso successo fin dal tempo della loro presentazione, nel 1995 e nel 1998 (questi due meravigliosi apparecchi sono rimasti nel nostro listino, senza alcuna modifica, rispettivamente per nove e sei anni). Ma con la rinascita dell’analogico che non accenna a diminuire, sentiamo sia arrivato il momento per far avanzare di nuovo lo stato dell’arte nei preamplificatori phono di prezzo moderato. Siamo quindi ben lieti di presentare il PH5, che sostituirà il PH3 ed il PH3SE. La disposizione dei comandi sul pannello frontale del PH5, largo 19” (= cm 48,3) è simile a quella dell’SP16, con un led sulla sinistra e quattro pulsanti soft touch sulla destra (accensione, muting, mono/stereo ed impedenza cartuccia). Proprio così, per la prima volta in un preamplificatore phono della serie PH è possibile impostare il caricamento della cartuccia alle impedenze di 47 Kohm, 1000, 500, 200 o 100 ohm premendo semplicemente un pulsante. Non solo, i quattro pulsanti sono duplicati sul telecomando, fornito assieme al PH5, in modo da regolare la cartuccia comodamente seduti sulla poltrona nel punto d’ascolto. Immutato, rispetto al PH3 ed al PH3SE, il pannello posteriore, che comprende una coppia d’ingressi ed una di uscite single-ended, il contatto di terra ed il cordone di alimentazione separabile. Come per altri nostri prodotti recenti le maniglie sono disponibili a parte, come opzional. Il PH5 è un apparecchio ibrido (come lo era il PH3) che fa uso di un nuovo stadio d’ingresso ad alto guadagno, non invertente e con cinque JFET per canale privi di controreazione generale. I nuovi circuiti RIAA sono ispirati a quelli del Reference Phono, con equalizzazione passiva alle frequenze alte ed attiva a quelle basse, al fine di migliorare il margine di stabilità anche nelle condizioni più impegnative. Gli stadi di guadagno e di uscita, non invertenti, impiegano quattro doppi triodi 6922, mentre gli alimentatori ad alta stabilità sono connessi a quattro stadi di regolazione separati per tutti i filamenti delle valvole, per la tensione anodica e per i circuiti del microprocessore. E, come è giusto aspettarsi da un prodotto Audio Research, la banda passante del PH5 va da 0,7 Hz a 400 KHz (-3 dB). Il guadagno totale è stato portato a 57.5 dB, più che sufficiente per le cartucce a bobina mobile a bassa uscita quando abbinate ad uno stadio di linea appropriato. Nei confronti del suono, il PH5 supera il PH3SE in ogni parametro. La chiarezza dell’PH5 è meravigliosa e rende la musica più immediata, più presente, come se i musicisti fossero nella stanza. Noterai una maggiore risoluzione, un numero più elevato di piccoli dettagli ed una ritrovata abilità nel risolvere i passaggi complessi e nel mettere in evidenza quelli più semplici. Macro e microdinamica sono sorprendenti e danno maggiore vitalità alla musica, rendendola più emozionante, più coinvolgente e più piacevole da ascoltare. In poche parole, ti innamorerai sicuramente di quanto questo stadio phono sia capace di fare per la tua musica. E' piuttosto raro che un prodotto nuovo offra qualità e flessibilità più elevate ad un prezzo inferiore a quello del suo predecessore. Ma Il PH5 non verrà meno alle attese e diventerà il nuovo riferimento nel suo segmento di mercato, cosa che apprezzerai la prima volta che lo sentirai nel tuo sistema.